Psion Organizer II

L’anno scorso ho scoperto che il display di uno dei pezzi storici - lo Psion S3a [1] [2] - si era danneggiato. Per questo tengo d’occhio siti di oggetti di seconda mano, come eBay o Subito.it. Questa settimana ho trovato un annuncio per uno Psion Organizer II, un modello differente e molto più vecchio. Non era esattamente quel che stavo cercando, ma l’offerta era buona e ho deciso di prenderlo.

Si tratta di un computer tascabile molto semplice, con cui si potevano svolgere diverse operazioni che oggi facciamo quotidianamente su un cellulare: salvare appuntamenti in agenda, ricercare numeri o indirizzi in rubrica, usare la calcolatrice. La potenza di questo oggettino stava nella possiblità di programmarlo, tramite un linguaggio molto simile al BASIC, e nella possibile interfaccia con il mondo esterno attraverso una porta seriale. Sfortunatamente tutto questo si fa tramite una interfaccia utente a dir poco ostica: un display a 16x2 caratteri e una tastiera curiosamente disposta in ordine alfabetico. Non il massimo, ma viene pur sempre dagli anni ‘80.

Comunque, una volta ricevuto ho immediatamente tentato di inserire la batteria da 9V per accenderlo e provarlo. Non c’è la classica clip, ma un meccanismo in plastica con una molla che tiene i contatti premuti saldamente evitando disconnessioni dovute ai possibili urti. Sfortunatamente la plastica non ha retto alla pressione delle mie dita e questo meccanismo si è rotto a metà.

In tutto questo non ero nemmeno riuscito a provarlo… e senza l’aggeggio a molla non riuscivo neanche a fargli fare contatto decentemente. Per cui, intanto l’ho provato col fido alimentatore da banco, giusto per accertarmi che funzionasse davvero.

Poi ho provato ad ovviare al danno. Ho già avuto esperienza di altri pezzetti in plastica spezzati, tipo la cerniera del sopracitato Psion Series 3a. In quel caso della colla bicomponente ha risolto brillantemente. In questo caso non era abbastanza perché i due pezzetti non sarebbero mai rimasti fermi in attesa dell’essiccazione della colla, per cui li ho prima stabilizzati usando dei pezzetti di carta adesiva, che poi sono andato a rinforzare applicando il bicomponente. Dopo una giornata di pazienza è tornato utilizzabile.

Ancora non so esattamente cosa fare di questo oggeto. Non ho ancora esplorato le sue funzioni, né il contenuto dei banchi di memoria inclusi nell’acquisto. Appena mi verrà a mente qualcosa, lo scriverò qua.